Ospedale a San Cristobal

Un primo passo per finire insieme l’ospedale di San Cristobal

A San Cristobal un nuovo ospedale è in fase di allestimento. Una delegazione dell’Associazione “Arcoiris” è stata nello scorso maggio a Santo Domingo per definire le prime fasi del progetto sanitario che porta il nome di “ADOTTA UN MEDICO PER UN BAMBINO”.

Ivo Costa, Sergio Vaccaro, Simone Pachi e la Vice Console in Milano della Repubblica Dominicana, Milagros Guzman (vice Presidente dell’Associazione) sono i rappresentanti dell’Associazione che hanno raggiunto l’ospedale di San Cristobar con l’ausilio di due professionisti medici, Dott.ssa Alessandra Porta (Responsabile Sanitario) e Dott. Giorgio Mora per valutare la consistenza dei presidi di primaria assistenza di cui la struttura già esistente necessita. 

L’edificio, nato allo scopo di fornire maggiori servizi sanitari alla popolazione locale , è ancora in fase di costruzione e risulta carente degli strumenti basilari per il raggiungimento degli scopi propri della struttura.
Per un’intera settimana i rappresentanti dell’Associazione hanno dedicato il tempo a loro disposizione all’ascolto delle problematiche della gente bisognosa; sono stati accolti, per definire i vari aspetti relativi al progetto, dal Sottosegretario generale della Sanità locale, Dr. Hector B. Otero CRUZ, dal Direttore Nazionale generale, Dr. Zacarias Garib Arbaje, dal Direttore Provinciale della Salute di San Cristobal, Dr. Josè Encarnacion Ninaed ed un’intera giornata è stata dedicata alla visita dell’Orfanotrofio di HOGAR ESCUOLA ROSA DUARTE in Santo Domingo. I numerosi incontri con i bambini, le loro famiglie e le loro storie nel quartiere ,hanno intensificato la voglia di dare loro un aiuto consistente tramite l‘istituzione dell‘istituto dell‘APPADRINAMIENTO con cui in Italia è possibile provvedere al sostentamento di un bambino Dominicano del quale si potrà direttamente seguire il percorso di vita.

Quando si assiste a vicende familiari particolarmente difficili ed hai la “fortuna” di poter guardare negli occhi la persona che direttamente le ha vissute – dice il Presidente Sergio Vaccaro – sei più motivato a portare a termine obiettivi umanitari verso quella popolazione.. E’ come se con quegli sguardi ti avessero strappato delle promesse che non puoi non mantenere!”

Dopo il ritorno in Italia i membri dell’Associazione si sono attivati per trovare gli aiuti necessari alla realizzazione del progetto.

E’ stato istituito un fondo per aiutare un bambino affetto da Tetrologia di “Fallott” una grave malformazione al cuore, che altrimenti non avrebbe avuto le risorse necessarie per una cura adeguata. Il bambino e la sua famiglia saranno ospitati in Italia nelle strutture sanitarie idonee, verranno sostentati per tutto il tempo che i medici che l’acranno in cura riterranno necessario alla sua guarigione. I membri dell’Associazione si adopereranno affinchè il loro soggiorno in Italia sia circondato di attenzioni e premure di ogni genere.

Il prossimo impegno sarà quello di recuperare il maggior numero di attrezzature mediche da destinare al completamento della struttura ospedaliera; sono già stati recuperati medicinali e altro materiale idoneo allo scopo che saranno presto inviati a destinazione.

Naturalmente tutto quello che c’è attualmente non è ancora abbastanza…

Adetto stampa AMIBA – ONLUS E.M.